mercoledì 23 maggio 2012

LETTERA AL MINISTRO PROFUMO SULLA REGOLARITÀ DEGLI ESAMI DI STATO

Signor Ministro, Le scriviamo anche a nome dei 558 insegnanti e presidi che un anno fa, alla vigilia degli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo di studi, firmarono una pubblica dichiarazione da noi promossa, che alleghiamo e che così si concludeva:
Dichiariamo pubblicamente che ci impegneremo per far sì che gli esami si svolgano in un clima sereno, ma nel rispetto della legalità, dell’equità e dell’imparzialità, a tutela del prestigio della scuola italiana, di coloro che vi operano con ammirevole impegno e dei tanti studenti che si preparano con serietà a questa importante prova.”
La nostra iniziativa nasceva dal constatare la crescente perdita di credibilità di questi importanti momenti della vita scolastica. Le ripetute notizie di stampa, le testimonianze che ci arrivano, la nostra personale esperienza sono concordi nell’indicare che l’affidabilità dei risultati è non di rado inquinata sia dalle possibilità di comunicare con l’esterno offerte dalla tecnologia, sia dallo scarso rigore nella vigilanza di una parte dei colleghi, che a volte purtroppo diventa tolleranza o persino complicità. Si tratta di comportamenti in evidente contrasto con l’idea che la scuola è anche, e forse prima di tutto, educazione alla responsabilità e al rispetto delle regole, e per questo ci permettiamo di farLe presente la necessità e l’urgenza di prendere tutti gli opportuni provvedimenti per garantire il regolare svolgimento degli esami di Stato.
Uno dei problemi da affrontare è costituito dall’attività di quei siti, ai quali viene consentito di pubblicare traduzioni e soluzioni di problemi e addirittura di mettere in piedi un servizio di sms per inviarle direttamente ai candidati che lo chiedono. Oltre a intervenire sui comportamenti che costituiscono veri e propri reati, è da valutare la possibilità di stabilire che traduzioni e soluzioni delle prove d’esame possano essere pubblicate solo dopo che esse si sono svolte. Esistono inoltre strumenti poco costosi che interferiscono con la ricezione dei cellulari.
Sul versante della vigilanza, è indispensabile impartire per tutte le prove d’esame rigorose disposizioni, sottolineando che la scuola deve formare i futuri cittadini al rispetto delle leggi e alla lealtà. L’esclusione dall’esame, infine, non deve restare una mera previsione teorica, ma essere prospettata come una possibilità concreta.
Signor Ministro, probabilmente il più forte motivo di consenso al governo di cui Lei fa parte è lo stile improntato alla serietà, al senso delle istituzioni e al rigore nel far rispettare le regole a garanzia dei diritti di tutti. Confidiamo pertanto in un suo intervento per assicurare la massima correttezza nello svolgimento degli esami, che per i cittadini rispettosi delle leggi, abituati a veder premiata la furbizia, costituirebbe indubbiamente un motivo di speranza per il futuro del paese. 
Grazie dell'attenzione. Con i più cordiali saluti,
Sergio Casprini Andrea Ragazzini Giorgio Ragazzini Valerio Vagnoli
Firenze, 15 maggio 2012