martedì 19 maggio 2009

I PRESIDI DISCRIMINATI NON CI STANNO

Pubblichiamo la lettera ai colleghi con cui due dirigenti scolastici della provincia di Cosenza avviano un'iniziativa per la modifica del contratto nazionale all'origine della discriminazione economica di cui abbiamo parlato l'11 maggio scorso (Il merito non riconosciuto). Dopo aver riportato la lettera di Valerio Vagnoli e degli altri dirigenti scolastici toscani, i due presidi calabresi aggiungono quanto segue:

Per ottenere l’equiparazione retributiva agli altri dirigenti scolastici abbiamo contattato, già dal mese di marzo, un avvocato che ci ha informato che la via maestra da seguire per “sanare” la disparità di trattamento retributivo è una modifica contrattuale che riconosca, come per i presidi transitati nella dirigenza, la carriera pregressa.
Lo stesso ci ha assicurato che la nostra azione ha elevate possibilità di conseguire gli obiettivi sperati.
Nello specifico, ritiene che il principale riferimento normativo da considerare è l’art. 36 della Costituzione, là dove recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. (…)”
Detto questo, abbiamo concordato che la nostra iniziativa debba avere un duplice obiettivo: dar luogo ad un procedimento giudiziario e determinare, in questa stessa fase, una forte pressione sulla trattativa che i sindacati stanno portando avanti e sul governo . Per agire secondo la strategia concordata, il primo passo consigliato dall’avvocato è la richiesta di conciliazione davanti all’Ispettorato del lavoro di ogni provincia.
Vi allego, quindi, la proposta di “conciliazione” (noi nella provincia di Cosenza l’abbiamo già presentata nel mese di Aprile come vi accennavo al telefono)con la richiesta del riconoscimento dell’equiparazione economica motivata dall’incostituzionale disparità di trattamento.
Non dovete far altro che apporre le vostre firme e presentare il ricorso collettivo e la richiesta di conciliazione presso l’Ispettorato del lavoro della provincia di appartenenza.
Come avrete capito è necessario muoversi con grande rapidità e promuovere, fin da ora, i singoli gruppi provinciali che si costituiranno in conciliazione nominando un proprio rappresentante. Quest’ultimo può essere un dirigente o un avvocato. Evitate i sindacati in questa fase perché non sono interessati alla nostra problematica in quanto essendo per la maggior parte ex presidi incaricati continuano a percepire l’assegno ad personam e puntano solo all’equiparazione alla dirigenza pubblica che il governo non è disposto a concedere causa crisi….
Sperando di essere stati sufficientemente chiari e di aver dato tutte le informazioni necessarie per proseguire con rapidità lungo la strada intrapresa, porgiamo a tutti cari saluti

Michela Bilotta e Giuseppe Giudice

P.S.: ogni gruppo provinciale, nel momento in cui si organizza, dovrebbe nominare un coordinatore per tenere con noi i contatti e-mail.

I nostri riferimenti sono:

Michela Bilotta IIS “Enzo Siciliano” Bisignano –Cosenza
Tel. 0984 949887 – 335 5399732 e.mail: mickbil@alice.it ; michela.bilotta@inscuola.net
http://www.inscuola.net/

Giuseppe Giudice ITCG Fermi di San Marco Argentano
Tel 0984 512523 – 3931664629 e.mail: giuseppe.giudice.77@alice.it